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  1. Identificazione (denominazioni, estremi cronologici, consistenza cronologica, consistenza)
  2. Contesto (produzione, conservazione)
  3. Descrizione del contenuto (descrizione di contenuto, struttura, rimandi
  4. Descrizione del materiale (descrizione del materiale, interventi di conservazione realizzati, stato attuale di conservazione)
  5. Fruzione e accesso (strumenti di corredo, condizioni di consultazione, condizioni di riproduzione)

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1. Identificazione

Ente schedatoreArchivio Generale Cappuccini

Denominazioni

Denominazione attribuitaSezione Storica dell'Archivio Generale dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini

Sede

IndirizzoGrande Raccordo Anulare, km 65.050 - CP 18382, 00163, Roma
Recapito telefonico0039-06-66052537/538
Fax0039-06-66052592
e-mailarchivio.generale.ofmcap@gmail.com

Estremi cronologici

Fonti per la datazioneLa documentazione stessa
Estremo remoto
Data/anno1260
Estremo recente
Data/anno1988

Consistenza cronologica

Consistenza<<1 di 4>>
SpecificheIl materiale documentario precedente alla nascita dell'Ordine è rarissimo.
Estremo remoto
SecoloXIII
Estremo recente
Precisazioneprima metà
SecoloXVI
Consistenza<<2 di 4>>
SpecificheSolo occasionalmente sono presenti documenti risalenti ai primi cento anni della storia dell'Ordine (XVI secolo). La maggior parte sono concentrati nella sezione Q
Estremo remoto
Precisazioneseconda metà
SecoloXVI
Estremo recente
SecoloXVII
Consistenza<<3 di 4>>
SpecificheIl materiale documentario è in genere molto scarso e si presenta solo in modo frammentario
Estremo remoto
SecoloXVII
Estremo recente
SecoloXIX
Consistenza<<4 di 4>>
SpecificheIl materiale documentario comincia a fluire con una certa regolarità e anche con molta ricchezza - se non con assoluta completezza
Estremo remoto
Precisazioneseconda metà
SecoloXIX

Consistenza

Quantità825 ca.
Unità di misurametri lineari

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2. Contesto

Produzione

Soggetto produttore<<1 di 6>>
SoggettoCuria Generale <Ordine dei Frati Minori Cappuccini>
Dal1550
Soggetto produttore<<2 di 6>>
SoggettoArchivio Generale <Ordine dei Frati Minori Cappuccini>
Dal1900 ca.
Soggetto produttore<<3 di 6>>
SoggettoProcura Generale <Ordine dei Frati Minori Cappuccini>
Dal1566
Soggetto produttore<<4 di 6>>
SoggettoSegretariato Generale delle Missioni <Ordine dei Frati Minori Cappuccini>
Dal1885
Soggetto produttore<<5 di 6>>
SoggettoSegretariato Generale per il Terzo Ordine Francescano <Ordine dei Frati Minori Cappuccini>
Dal1936
Soggetto produttore<<6 di 6>>
SoggettoDefinitorio Generale <Ordine dei Frati Minori Cappuccini>
Dal1600 ca.

Conservazione

Soggetto conservatore<<1 di 2>>
SoggettoSezione Storica dell'Archivio Generale <Ordine dei Frati Minori Cappuccini>
Dal1971
Al2008
Ultimo soggetto conservatoreattuale
Tipo di responsabilitàtitolarità
Parte conservataOrigini-1988
Cause acquisizione e politiche di conservazioneLa Sezione Storica dell'Archivio Generale è l'istituto preposto alla conservazione e messa a disposizione per lo studio e la ricerca la documentazione storica, amministrativa e pastorale dell'Ordine. La Sezione riceve versamenti dall'Archivio Generale Corrente dell'Ordine in base alle esigenze archiveconomiche di quest ultimo. L'ultimo versamento risale al 2008.
Soggetto conservatore<<2 di 2>>
SoggettoArchivio Generale <Ordine dei Frati Minori Cappuccini>
Dal1529
Al1971
Ultimo soggetto conservatoreprecedente
Tipo di responsabilitàtitolarità

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3. Descrizione del contenuto

Descrizione di contenuto

Descrizione internaL'Archivio Generale, come propaggine della Curia Generale, è stato sempre agganciato nel corso dei secoli alla Curia stessa. Se nei primi anni della sua storia l'Ordine dovette combattere praticamente per la sua sopravvivenza e non pose grande cura nella conservazione del materiale documentario che lo riguardava, a partire dalla seconda metà del secolo XVI si assiste a un maggiore interesse a questo riguardo. I primi accenni all'esistenza di un "Archivio Generale", che doveva peraltro avere un suo discreto ordinamento interno, li ritroviamo in uno dei piú importanti codici, attualmente custoditi presso lo stesso Archivio Generale: si tratta del primo volume degli "Acta Ordinis" o "Tabulae Capitulorum Generalium", dove viene riportata la serie completa dei capitoli generali e i nomi dei frati in essi eletti alle supreme responsabilità di governo dell'Ordine. Qui si annota, a proposito di un documento del 1550: "Extat in archivio", e per un altro del 1566 si segnala: "Asservatur in archivio religionis". Per un documento del 1607 si osserva: "Si conserva l'originale nell'archivio fra le altre scritture della religione" e si fornisce anche la collocazione: "Tomo A, n.° 40", il che attesta il buon ordinamento dell'archivio, il cui materiale già risultava distribuito secondo la provenienza dalle varie province dell'Ordine. Agganciato o addirittura inserito nell'Archivio Generale, chiamato anche "archivio della religione" o semplicemente "archivio", esisteva anche un archivio del procuratore generale, il cui ufficio, come già è stato detto, era di importanza fondamentale per il governo dell'Ordine, sia per il rapporto diretto con i vari dicasteri romani, sia per la sua residenza fissa a Roma, mentre il ministro generale effettuava la visita all'Ordine. La produzione di documenti collegati alla sua attività, e tra questi anche vari interventi pontifici, veniva versata "in archivio admodum reverendi patris procuratoris generalis". Spesso la documentazione proveniente dalle province doveva essere confezionata in duplice copia, da versare rispettivamente una copia all'Archivio Generale e una all'archivio del procuratore generale, che era di gran lunga documentariamente piú ricco e complesso. A questi archivi attinse, tra gli altri, Zaccaria Boverio da Saluzzo, che deve essere considerato il padre dell'annalistica cappuccina.
Dell'archivio del procuratore generale è rimasto molto poco. Si può fare un esempio, relativo a una parte del fondo dei registri, quelli relativi ai rapporti tra l'Ordine e la Congregazione Romana competente per i religiosi, che dagli anni immediatamente seguenti al Concilio di Trento e fino al 1908 ha conservato il nome di "Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari". Per un periodo che dovrebbe coprire ininterrottamente un arco cronologico di oltre 350 anni, si sono conservati solo 8 registri, che coprono rispettivamente gli anni 1599-1613, 1650-1701 (molto lacunoso), 1703-1710, 1726-1733, 1761-1777, complessivamente quindi circa 100 anni, il che significa che oltre i due terzi del materiale sono andati irrimediabilmente perduti. Le lacune, come si vede, sono considerevoli per quello che riguarda i registri, e sono infinitamente maggiori per altre sezioni dell'Archivio, soprattutto per quello che riguarda la documentazione inviata a Roma dalle varie province. Tali lacune e perdite documentarie sono dovute principalmente alle traversie storiche dell'Ordine, ma forse anche a una certa incuria.
Per quanto attiene alle prime, hanno certamente nociuto alla documentazione archivistica i vari spostamenti della Curia. Maggior danno hanno portato alla documentazione archivistica le soppressioni delle corporazioni religiose, che hanno avuto luogo nel corso dell'Ottocento. La prima di esse, quella napoleonica, fu certamente la peggiore. Nell'intento di costituire a Parigi un centro archivistico mondiale, Napoleone fece trasportare dal 1810 al 1813 nella capitale francese tutto l'Archivio Segreto Vaticano, e nel 1811 ordinò anche il trasporto degli archivi delle varie curie generali presenti in Roma, ivi incluso l'Archivio Generale dei Cappuccini, che fu restituito solo nel 1817. Una collazione del materiale, eseguita nel 1823, dovette purtroppo portare alla costatazione di varie perdite documentarie.
Dall'inizio della sua storia e fino al 1971 l'Archivio Generale è stato sempre parte integrante della Curia Generale e ne ha seguito fisicamente gli spostamenti. Nell'aprile 1971 esso è stato suddiviso in due sezioni: la sezione corrente, che abbraccia in genere gli ultimi due o tre generalati, si trova presso la Curia Generale, mentre la sezione storica, che è anche la parte piú considerevole dell'Archivio, è conservata presso i locali del Collegio Internazionale.
La Sezione Storica dell'Archivio Generale conserva:
1. la documentazione prodotta dall'attività amministrativa e di governo interna ed esterna dell'Ordine dalla sua nascita fino al 1984 (compresi uffici e strutture istituzionali interne come ad esempio la Procura Generale e la Segreteria Generale delle Missioni);
2. la documentazione prodotta dagli archivisti dell'Archivio Generale o acquisita dall'Archivio Generale in quanto istituzione dell'Ordine preposta alla raccolta, conservazione e la messa a disposizione di documentazione considerata di interesse storico-culturale. Questo suo ruolo ha determinato la formazione di sezioni del fondo che raccolgono documentazione non propriamente archivistica: codici manoscritti attinenti alla storia e alla spiritualità dell'Ordine, sussidi per la predicazione, opere agiografiche, relazioni, diari, cronache, trattati teologici e in particolare resoconti di viaggi, dizionari e opere grammaticali stese dai missionari; libri, collezionati in tempi e luoghi diversi, per lo più intesi alla consultazione come supporto alla ricerca d'archivio; riproduzioni fotografiche, carte geografiche, planimetrie, microfilm.
La Sezione Storica è suddivisa in sezioni alfabetiche, sulla falsariga del Titolario dell'Archivio Generale Corrente, come segue:
A - Codices manuscripti varii (AA-AE) et series particulares (AF-AS)
B - Acta S. Sedis (Romani Pontifices, S. Congregationes, Officia Curiae Romanae)
C - Cardinales Protectores - Vicariatus Urbis
D - Regimen generale Ordinis (Capitula Gen., Ministri Gen., Officia Curiae Gen.)
E - Legislatio Ordinis (Regula, Constitutiones, Ordinationes...; libri liturgici)
F - Institutio religiosa et scientifica - Accomodata renovatio Ordinis
G - Acta provinciarum (14 sectiones peculiares; sectiones generales ad plures Provincias simul spectantes)
H - Acta Missionum, (14 sectiones peculiares...)
J - Curia Generalis (aedes) et domus ab eadem directe dependentes - Oeconomia generalis Ordinis
K - Moniales Capuccinae et Congregationes Tertii Ordinis Regularis Ordini aggregatae
L - Tertius Ordo Franciscanus (Saecularis)
M - Hagiographica et biographica (Sancti, Praesules, religiosi eminentiores)
N - Apostolatus Ordinis
O - Habitudo Ordinis ad extraneos
P - Monumenta historica
Q - Documenta grandia (in folio), manuscripta vel typis edita
R - Delineationes aedium; tabulae geographicae
S - Documenta S. Sedis typis impressa (processus, resolutiones...)
T - Libri legislativi editi (Regula, Constitutiones, Ordinationes, Breviaria, Ritualia, Caerimonialia, Manualia usum, Expositiones Regulae)
U - Libri legislativi editi, ad Moniales Capuccinas vel Congregationes Tertii Ordinis Regularis necnon ad T.O.F. spectantes
X - Libri editi rari vel reservati; folia periodica
Y - Incisiones; collectiones (albums) photographicae
Z - Microfilms
IntegritàIl materiale archivistico risalente ai primi cento anni della storia dell'Ordine è quasi inesistente, e anche per i secoli immediatamente seguenti esso è in genere molto scarso e si presenta solo in modo frammentario, mentre comincia a fluire con una certa regolarità e anche con molta ricchezza - se non con assoluta completezza - dalla seconda metà dell'Ottocento in poi, soprattutto a partire dal generalato di Bernard Christen von Andermatt (1884-1908).
IncrementiGli incrementi della Sezione Storica dell'Archivio Generale Cappuccini dipendono dalle vicissitudini (esigenze di spazio) dell'Archivio Generale Attuale (archivio corrente). Generalmente i versamenti avvengono ogni 12 anni (due generalati).

Struttura

Storia degli ordinamentiL'Archivio Generale, nei primi tre secoli della sua storia, ha vissuto diversi rimaneggiamenti e riorganizzazioni. Ne conosciamo solo alcuni. Nel 1770 ca. viene eseguito un riordino di cui non abbiamo tracce in elenchi o repertori coevi
Nel 1811, in periodo napoleonico, l'Archivio dell'Ordine fu riposto in 3 casse di 130 chili ciscuna e trasportato in Parigi. Tale evento è descritto in Odoric M. Jouve, "L'Odissée des Archives Monastiques de Roma: 1810-1814" in La France Franciscaine, VI, pp. 1-46, pp. 35-37. Dai molteplici refusi rinvenibili nell'elenco riportato nell'articolo succitato (110 titoli che elenchiamo di seguito) si può ipotizzare che il suo estensore, monsignor Luigi Martorelli, leggesse (spesso male) i titoli dei fascicoli (che noi sappiamo essere a loro volta suddivisi in "tomi") e che dunque l'Archivio fosse effettivamente ordinato nel modo descritto.
Le carte riguardanti le Province cappuccine erano già suddivise per provincia (N-CCCC) mentre le carte riguardanti le missioni erano raccolte in un'unica partizione (GGGG. In seguito fu istituito un archivio separato per le Missioni)
Seguendo i titoli MMMM e GGGGG-MMMMM doveva esserci al tempo un "Archivio del Definitorio de'Cappuccini" a se stante.
Molte carte di pertinenza della Procura generale (la quale oggi ha un proprio archivio) erano parte del fondo (G, H, EEEEE etc.).
Di una certa consistenza doveva anche essere il patrimonio librario (manoscritto o stampato, MMMM e VVVV ). Gli "Atti della Santa Sede" diversamente da oggi, non erano classificati in quanto tali.
Presenti anche un "Archivio della Postulazione", oggi separato dall'Archivio Generale (MMMM) e una partizione riguardante le "Carte del Cardinale protettore" (NNNNN), oggi sezione C.
Segue l'elenco delle partizioni del 1811:
A - Carte della Congregazione de'Vescovi Regolari riguardante l'Ordine dei Cappuccini
B - Carte della Congregazione dei Riti riguardante l'Ordine dei Cappuccini
C - Carte della Congregazione dell'Immunità riguardante l'Ordine dei Cappuccini
D - Carte della Congregazione dell'Indice riguardante l'Ordine dei Cappuccini
E - Carte della Congregazione Propaganda Fide riguardante l'Ordine dei Cappuccini
F - Carte della Disciplina Regolare
G - Carte del S. Offizio
H - Carte della Sagra Penitenziaria
I - Carte della Congregazione delle Indulgenze riguardante l'Ordine dei Cappuccini
L - Carte della Congregazione del Conciglio riguardante l'Ordine dei Cappuccini
M - Carte della Congregazione della Fabrica riguardante l'Ordine dei Cappuccini
N - Provincia Brittania
O - Provincia Lugdunensis
P - Provincia Turonensis
Q - Provincia Normandie
R - Provincia Hibernie
S - Provincia Polonie
T - Provincia Coloniensis
V - Provincia Renana
X - Provincia Turritana
Y - Provincia Apruntina
Z - Provincia Parisiensis
AA - Provincia Calaritana
BB - Provincia Castelle
CC - Provincia Hungarie
DD - Provincia Andalutie
EE - Provincia Syrie
FF - Provincia Messionenis
GG - Provincia Hydruntine
HH - Provincia Siracusana
II - Provincia Panormitana
KK - Provincia Franconie
LL - Provincia Bohemie
MM - Provincia Tirolensis
NN - Provincia Bavarie
OO - Provincia Regiensis
PP - Provincia Baviensis
QQ - Provincia Cosentina
RR - Provincia Sancti Angeli
SS - - Provincia Leodiensis
TT - Provincia Flandro-Belgica
VV - Provincia Insulensis
XX - Provincia Vallaniensis
YY - Provincia Neapolitana
ZZ - Provincia Campanie
AAA - Provincia Melitensis
BBB - Provincia Austrie Anterioris
CCC - Provincia Turie
DDD - Provincia Innucensis
EEE - Provincia Corsice
FFF - Provincia Pedemontana
GGG - Provincia Navvarre
HHH - Provincia Helevetie
III - Provincia Valentie
KKK - Provincia Arragunie
LLL - Provincia Majoricensis
MMM - Provincia Sancti Josephi a Leonissa
NNN - Provincia Lombardie
OOO - Provincia Mantue
PPP - Provincia Mediolanensis
QQQ - Provincia Veneta
RRR - Provincia Brixiensis
SSS - Provincia Aquitanie
TTT - Provincia Catalonie
VVV - Provincia Marchie
XXX - Provincia Romana
YYY - Provincia Sancti Francisci
ZZZ - Provincia Bononie
AAAA - Provincia Sabandie
BBBB - Provincia Lotharingie
CCCC - Provincia Messiliensis
DDDD - Annales Ordinis
EEEE - Acta Capitulorum
FFFF - Littere Principum
GGGG - Carte riguardanti le Missioni
HHHH - Relazioni de'Conventi dei Cappuccini in Italia
IIII - Carte Miscellanea
KKKK - Brevi diversi originali, Bolle e Decreti riguardante l'Ordine
LLLL - Brevi e Decreti, e Bolle Stampate
MMMM - Cause di Santi dell'Ordine
MMMM - Libri manoscritti, numero 54
MMMM - Fasci di carte osa 3
MMMM - Fasci 4 di carte stampate, e Libri
MMMM - Bibbia in Siriaco, ed in Latino, Tomi 3: in Foglio dall'Archivio de[l] Definitorio de'Cappuccini
NNNN - Brevi della Penitenziaria
OOOO - Indulgenze particolari dei Cappuccini
PPPP - Vite e decreti, per diversi Venerabili dell'Ordine dei Cappuccini
QQQQ - Bolle, Decreti e Brevi
RRRR - Dispenze di Penitenziaria
SSSS - Lettere e Costituzioni riguardanti la Religione
TTTT - Delli Terziari Cappuccini
VVVV - Libri riguardanti le Vite dei Cappuccini
XXXX - Scruttini delli Guardiani
YYYY - Lettere alli Definitori
ZZZZ - Libri di Registri
AAAAA - Carte riguardante la Fondazione
BBBBB - Memorie circa l'Ordine
CCCCC - Carte riguardante i Discreti
DDDDD - Relazione della Provincia Romana
EEEEE - Carte delli Procuratori Generali
FFFFF - Nota dei Vocali delli Capitoli
GGGGG - Carte della Congregazione di Propuganti [Propaganda] riguardanti il Definitorio di Cappuccini
HHHHH - Carte della Congregazione della Disciplina Regolare, riguardanti il Definitorio di Cappuccini
IIIII - Carte della Congregazione dei Riti, riguardanti il Definitorio di Cappuccini
KKKKK - Carte della Congregazione dei Vescovi regolari, riguardanti il Definitorio di Cappuccini
LLLLL - Carte della Congregazione di S. Offizio, riguardanti il Definitorio di Cappuccini
MMMMM - Altre carte come riguardanti il Definitorio di Cappuccini
NNNNN - Carte del Cardinale Protettore
OOOOO - Rescritti Pontefici per le Confessioni
PPPPP - Registro del 1608
Dopo il "sacco" napoleonico fu preso in mano da padre Edoardo da Alençon (generalato di Bernardo d'Andermatt) il cui intervento, di cui sono rimaste scarse tracce (alcune segnature sui documenti più antichi e un vecchio inventario), fu cancellato dal riordino compiuto dagli archivisti che gli successero nel dopoguerra.
Tale riordino ha radici nella ristrutturazione della gestione dei documenti presso la Curia Generale. Tale ristrutturazione ha inizio 1938, quando vengono emanate le "Norme per la classificazione dei documenti dell'Archivio Generale dell'Ordine". La Segreteria generale dell'Ordine predispone una "schedina", cioè un timbro con campi da riempire che viene ad apporsi sui documenti in entrata e in uscita. È a tutti gli effetti il primo abbozzo di protocollo, con cui verranno classificati tutti i documenti della Curia generalizia. La "schedatura" ha valore retroattivo: vengono così trattati tutti i documenti a partire dal 1926.
Nel 1947 vengono invece emanate le "Direttive per l'organizzazione del lavoro in Curia". La documentazione è riorganizzata in 23 sezioni e l'Archivio Corrente si dota di un primo titolario. Nel 1950-1953 è istituito il "Fondo Tertius Ordo" (oggi sezione L). Nel 1959, in giugno l'Archivio Generale riceve l'intero Archivio delle Missioni (oggi sezione H). Nel 1971 - primi mesi dell'anno - la parte storica dell'Archivio, fino al 1908, è trasferita presso l'Istituto Storico nella sede del GRA. Fanno parte di questo versamento anche un buon numero di carte, volumi e registri della Procura generale Lo Statuto della Curia generale istituisce l'ufficio di protocollo. Nasce l'Archivio Generale Actuale e la Sezione Storica dell'Archivio Generale. Presso quest'ultima parte un "controllo e messa in ordine dei documenti per materie o cronologicamente" e si effettua un "rimpiazzo delle camicie". La Procura generale, la Postulazione generale e il Segretariato generale delle Missioni mantengono un loro protocollo separato. Del 1973 è il primo progetto di riordino della sezione storica, si rende disponibile il primo "Conspectus generalis". Inoltre, in seguito ad uno studio riguardante le sezioni G (Provincie) e H (Missioni) si procede ad una "armonizzazione" della vecchia classificazione dell'Archivio delle Missioni con la classificazione dell'Archivio Generale. Nel 1974-1975 una parte importante degli archivi del T.O.F. è versata all'Archivio generale. Nel 1976 il riordino dell'Archivio storico è portato a termine. Viena riclassificata la sezione L. Nel 1977 vi è una ridefinizione della sezione "O - Habitudo Ordinis ad extraneos" (precedentemente, nel 1950, era definita "Vita Ordinis"). Nel 1985 la Curia inaugura il "protocollo unico" per tutti i propri uffici
La divisione dell'archivio centrale dell'Ordine in "archivio corrente" e "archivio storico", sancita dallo Statuto della Curia Generale, rappresenta la fase finale di un percorso di analisi, studio e riorganizzazione iniziato più di trent'anni prima da archivisti e ufficiali dell'Ordine. Trovandosi di fronte a un complesso documentario imponente, anche se ben ordinato, essi sentirono il bisogno di scindere quella parte di documentazione che doveva ancora essere utilizzata per fini amministrativi/pratici, da quella che aveva perso quasi completamente tale utilizzo. Lo Statuto del 1971 stabilì che il "Protocollum": "Omnia documenta officialia, quae ad Curiam perveniunt vel a Curia mittuntur, in unico protocollo inscribantur apud Secretariatum generalem exsistente". Mentre l'"Archivum generale": "Quod a tabellario generali curatur, est unicum pro tota Curia, salvis archivis procurae et postulationis generalis. Eo trasferuntur documenta de negotiis iam conclusiis quae non pertinent ad duo sexennia praecedentia".
Il sistema fu modificato e meglio precisato nello Statuto del 1994, prevedendo la presenza di tre figure:
1. un Protocollista (archivio corrente) che "registra tutti i documenti ufficiali che giungono alla Curia generale e i documenti emanati da questa";
2. un Vice-archivista che ha il compito di "custodire e accuratamente sistemare la documentazione del sessennio in corso e di due sessenni anteriori, man mano che il materiale venga consegnato dalla Segreteria generale;
3. un Archivista che deve garantire "la custodia, l'aumento e la conservazione [...] del materiale anteriore a due sessenni anteriori al sessennio in corso [...].
Attorno a queste tre funzioni si strutturano un flusso di lavoro, uffici, istituti e luoghi deputati alla conservazione nella maniera che segue:
1. Il protocollista è titolare dell'Ufficio protocollo, presso la Curia generale.
2. L'Ufficio protocollo smista i documenti in entrata e in uscita e fornisce loro un numero di protocollo e una classifica in base a un titolario.
3. Quando una pratica è terminata passa all'Archivio generale, sezione "actuale" [...]. La pratica rimane lì conservata, "accessibile al Ministro generale e al suo Definitorio o agli ufficiali della Curia, mai agli estranei ad essa" (quindi per uso giuridico-amministrativo) per almeno 18 anni.
4. Allo scadere di questo periodo i documenti vengono versati alla Sezione Storica dell'Archivio generale che provvede a conservarli in un "archivio intermedio" in attesa di riordinarli in armonia con il resto della documentazione conservata.
In questo contesto la Sezione Storica dell'Archivio Generale diviene anche il punto di riferimento "storico" per gli altri uffici dell'Ordine dotati di un proprio protocollo, ovvero la Procura generale e la Postulazione Generale.
L'ultimo riordino, su cui è strutturato l'Archivio di oggi, era basato su due criteri:
1. la suddivisione della documentazione in base al modo di conservazione che essa richiedeva (documenti rilegati, fotografie, mappe etc.).
2. la suddivisione della documentazione in sezioni sulla base di un "Prontuario delle categorie" che corrispondeva grosso modo al "quadro di classificazione" o "titolario" dell'Archivio corrente (sezioni e sottosezioni contrassegnate con lettere maiuscole singole o raggruppate).
Tralasciando il discorso sull'erroneità di un archivio così strutturato, è sufficiente rilevare che il doppio criterio determinò diverse sovrapposizioni e ambiguità, poiché non distingueva con chiarezza fra la struttura logica dell'Archivio (sezioni) e i suoi insiemi fisico-gestionali (disposizione fisica della documentazione).
Per fare un esempio: nella sezione SA - Documenta pontificia typis edita, si trovano copie di documenti che ritroviamo in QB - Documenta in foliis impressa S. Sedis ad Ordinem spectantia. Ciò avviene perché la sezione Q è determinata in base al formato del documento (partizione II) e la sezione S in base al fatto che il documento è "stampato" e non "manoscritto" (partizione IV). Il risultato è che alcuni archivisti o vice-archivisti hanno ritenuto sufficiente "piegare in due" il documento troppo grande e riporlo in SA, altri invece, hanno pensato di non dover piegare il documento e di riporlo in QB.
Il problema maggiore provocato da questo vizio iniziale nella strutturazione dell'Archivio si trova nella sezione A - Manuscripta, contecta. In essa, infatti, troviamo manoscritti veri e propri (tractationes variae), cioè opere letterarie, e registri e volumi (series particolares), cioè documenti d'archivio, senza che fra di essi vi sia una chiara distinzione. Dunque, la serie degli Acta ordinis si trova nella stessa sezione della Legenda secunda s. Francisci et Tractatus de miraculis di Tommaso da Celano. Inoltre, se in un primo momento le sottosezioni AA-AE, identificate in seguito come codices, erano state create per sistemare i manoscritti in base alla loro altezza (cm 0-18, 19-23 etc.) questa distinzione si perse nella memoria degli archivisti, che inserirono nuovi "manuscripta" senza seguire i criteri originari. La doverosa opera di restauro di alcuni importanti manoscritti, che ha comportato l'inscatolamento di manoscritti di varie misure in un formato che non è più quello originale, ha poi definitivamento reso fuorvianti le originarie suddivisioni AA-AE.
Le partizioni fisico-gestionali
In base alla suddivisione per "modo di conservazione" abbiamo cinque partizioni, una delle quali suddivisa a sua volta in due sotto-partizioni:

I. Manuscripta (A-P)
a. Contecta (A)
b. In capsulis (B-P)
II. Documenta in folio, manuscripta et typis impressa (Q)
III. Delineationes (R)
IV. Typis impressa (S-X)
V. Imagines et photographiae (Y-Z)
Da notare che per "manuscripta" si intendono tutti i documenti non stampati e non rilegati ad eccezione dei "documenta in folio, manuscripta" che sono troppo grandi per essere raccolti in "capsae" e quindi sono nella sezione II (Q). Da notare anche che nella partizione II (che coincide tout court con la sezione Q) è finito l'intero "Fondo diplomatico" ovvero la "collezione" di pergamene dell'Archivio.
Anche nel caso delle partizioni "Delineationes" e "Imagines et photographiae" abbiamo l'inserzione di categorie usate per disporre fisicamente i documenti all'interno di una struttura logica che con la disposizione fisica dei documenti non dovrebbe avere nulla a che vedere. Tuttavia, in questo caso, poiché l'Archivio possiede carte geografiche, mappe topografiche, piante di edifici, disegni, fotografie, microfilm e microfiches il cui vincolo con il resto della documentazione si è perso, può avere ancora senso mantenere partizioni del genere all'interno di una suddivisione in sezioni come quella che si va ora a descrivere.
Le sezioni
La suddivisione in sezioni (A-Z), che ha subito diversi rimaneggiamenti dal dopoguerra ad oggi, si ripropone di ripartire la documentazione in base alle funzioni, ordinarie e straordinarie, svolte dai vari organi dell'Ordine, e in questo, fatte salve le eccezioni cui si è appena accennato (sezioni dedicate a carte geografiche, fotografie etc.), è speculare da una parte al titolario dell'Archivio, che fotografa le attività della Curia generalizia, e dall'altra - più in generale - alle attività svolte dall'Ordine.
La sezione B conserva gli atti del Pontefice (BA) delle Congregazioni (BB), dei Tribunali della Curia romana (BC), degli uffici della Curia romana (BD) e delle Commissioni pontificie temporanee o permanenti (BE). La sezione C è dedicata alla documentazione riguardante "Cardinales Protectores" (CA) e "Vicariatus Urbis" (CB). La sezione D ospita la documentazione proveniente della Curia generalizia: Capitoli generali (DA); Ministri generali (DB); Definitori generali e atti delle definizioni (DC); Procuratore e Commissario generale (prima del 1970, DD); Consiglio plenario (DE); Ufficiali della Curia (DF); Commissioni temporanee o permanenti (DG); Statuto della Curia (DH); Archivio generale (DJ); Biblioteca della Curia (DK).
Nella sezione E si trovano i documenti riguardanti la legislazione e il diritto interni all'Ordine: Regola (EA); Costituzioni (EB); Ordini e decisioni dei capitoli generali (EC); Consultazioni, risoluzioni, dichiarazioni, duplicati di lettere circolari (ED); Modus procedendi (EE); Libri liturgici (EF); Liturgia (EG); Atti delle commissioni liturgiche (EH); Bullarium dell'Ordine (EP).
La sezione F fu preposta a partire dai primi anni '70 ad ospitare i documenti delle istituzioni religiose e scientifiche dell'Ordine (il Collegio Internazionale, l'Istituto storico etc.) e quelli concernenti la Renovatio Ordinis (fra cui gli atti della commissione sullo stato della Renovatio). In essa sono conlfuiti anche i documenti del soppresso "Segretariato generale delle Istituzioni" (documentazione precedente al 1970, FC). Vi compaiono anche due sottosezioni di "Atti della Santa Sede" (FA) e "Atti dell'Ordine" (FB) e sottosezioni concernenti la documentazione proveniente dalle diverse le istituzioni scientifiche e religiose dell'Ordine.
Le sezioni G e H sono certamente le più consistenti dal punto di vista della quantità dei documenti conservati. Oltre alle sottosezioni "generali" che contengono documenti pertinenti a tutte le Province e Missioni o agli uffici centrali ad esse collegati, ogni singola provincia, commissariato, custodia (G) e missione (H) ha un suo numero progressivo distinto (G1. G2, G13, H15 etc.). Al suo interno ogni Provincia o Missione è strutturata in 14 sezioni (numeri romani):
I - Acta S. Sedis
II - Acta Superiorum
III - Epistolae Provincialium
IV - Privati
V - Conventus
VI - Studia
VII - Capitula
VIII - Statistica
IX - Scriptores
X - Missiones et Apostolatus
XI - Dimissiones
XII - Moniales et Tertius Ordo Franciscanus
XIII - Historica
XIV - Varia
È necessario notare che le documentazioni delle Missioni sono strutturate allo stesso modo di quelle delle Province solo a partire dalla metà degli anni '70, da quando cioè gli archivisti decisero in tal senso, "armonizzando" la documentazione che nel '59 era stata versata dal Segretariato generale delle Missioni all'Archivio generale. Escludendo la documentazione di tipo generale che si accumulava presso l'ufficio del Segretario Generale delle Missioni, ogni singola missione divideva la corrispondenza in cinque parti:
I. Documenta officialia
II. Relationes particulares
III. Comunicationes ordinariae
IV. Folia typis edita
V. Litterae "ad tempus" conservandae
Quanto alle Province, invece, è da sottolineare la presenza di documentazione proveniente dalle diverse Conferenze dei Superiori Maggiori (GD)
La sezione J raggruppa, anche dal punto di vista storico, la documentazione proveniente dagli stabili della Curia generalizia (o amministrati direttamente da essa), oltre alla materia economica generale dell'Ordine. La sezione K conserva i documenti relativi alle suore cappuccine e la L a Terzo Ordine Secolare. Quest'ultima sezione fu creata all'inizio degli anni '70 nella Sezione Storica dell'Archivio Generale ma non ha corrispondenze nell'attuale titolario dell'Archivio corrente, così come diverse sottosezioni della sezione K (ad esempio KB - Officium Assistentiae pro monialibus et pro Institutis Ordinis aggregatis, non compare nel titolario dell'Archivio corrente, che ha invece un DF6 - Officium assistentiae monialium). La sezione M - Hagiographica et biographica ospita documentazioni riguardanti personaggi importanti della storia dell'Ordine: santi e sante cappuccini (MB); beati e beate cappuccini (MC); servi e serve di Dio e religiosi in fama di santità cappuccini (MD); santi, beati, servi di Dio che furono in contatto con l'Ordine (ME); cardinali, arcivescovi e vescovi cappuccini (ML); sodali cappuccini (MM); studiosi e storiografi cappuccini (MR). La sezione N riguarda l'apostolato dell'Ordine a livello generale o in contesti particolare (ad esempio le guerre), escludendo ciò che ha a che vedere con le Missioni (H) e non all'interno delle singole Province (G). La sezione O è dedicata ai rapporti esterni all'Ordine (l'Ordine nei Concili ecumenici, i rapporti con la gerarchia cattolica, con cariche politico-amministrative o persone particolari) e la P alla documentazione raccolta in diversi contesti per studi e pubblicazioni.

Rimandi

Documentazione originale/in copiaSi incontrano in diverse sezioni regesti e/o rescritti provenienti principalmente dall'Archivio Segreto Vaticano e da Propaganda Fide.
Altra documentazione correlataL'Archivio Generale è punto di riferimento per tutti gli archivi locali e provinciali cappuccini. Diviene dunque luogo di conservazione di documentazione archivistica proveniente dalle province, qualora esse non siano in grado di conservarla adeguatamente.

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4. Descrizione del materiale

Descrizione del materiale

Descrizione esternaLa Sezione Storica conserva:
1. Pergamene;
2. Stampe in folio;
3. Codici manoscritti fra cui registri e fascicoli legati in volumi
4. Documentazione archivistica manoscritta, dattilografata e/o stampata raccolta in cartelle e distribuita in cassetti o rilegata.
5. Libri
6. Riproduzioni fotografiche, carte geografiche, planimetrie, microfilm.
Storia delle ubicazioniDall'inizio della sua storia e fino al 1971 l'Archivio Generale è stato sempre parte integrante della Curia Generale e ne ha seguito fisicamente gli spostamenti. La sede della Curia Generale è ubicata tra il 1529 a il 1530 a Santa Maria dei Miracoli, dal 1530 al 1536 a Sant'Eufemia, dal 1536 al 1631 a San Nicolò de'Portiis, dal 1631 al 1890 alla Concezione, dal 1890 al 1897 a San Nicola da Tolentino, dal 1897 al 1953 a Via Boncompagni, e dal 1953 ad oggi a Via Piemonte.
Nell'aprile 1971 l'Archivio Generale è stato suddiviso in due sezioni: la sezione corrente, che abbraccia in genere gli ultimi due o tre generalati, si trova presso la Curia Generale, mentre la sezione storica, che è anche la parte piú considerevole dell'Archivio, è conservata presso i locali del Collegio Internazionale S. Lorenzo da Brindisi.

Interventi di conservazione realizzati

Intervento<<1 di 1>>
Tipologiaricondizionamento
Datazione/periodicità2008
Attribuzione/responsabilitàPadre Luigi Martignani
Attribuzione/esecuzioneLorenzo Declich

Stato attuale di conservazione

Leggibilitàbuona
DescrizioneI documenti, sebbene in alcuni in pessimo stato di conservazione sono in gran parte ben leggibili.

Ubicazione attuale

Ubicazionesede: Sezione Storica dell'Archivio Generale <Ordine dei Frati Minori Cappuccini>

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5. Fruizione e accesso

Strumenti di corredo

Strumento di corredo<<1 di 4>>
Tipologiaelenco dei titoli
TitoloConspectus generalis/Guida generale
Datazione1973-2007
Versione htmlConspectus Generalis 2009
Attribuzione ResponsabilitàIsidoro Agudo (revisioni dal 2001 al 2007 di responsabilità varia)
Strumento di corredo<<2 DI 4>>
Tipologiaelenco di consistenza
TitoloConsistenze
Datazione2007-2008
Attribuzione ResponsabilitàLorenzo Declich
Strumento di corredo<<3 DI 4>>
Tipologiaelenco
TitoloInventario B Q D E
Datazione1973-1976
Attribuzione ResponsabilitàIsidoro Agudo
Strumento di corredo<<4 DI 4>>
Tipologiaelenco
TitoloInventario A, S-Z
Datazione1973-1976
Attribuzione ResponsabilitàIsidoro Agudo

Condizioni di consultazione

TempiDal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 13.00 e dalle 14,30 alle 17.00, il sabato dalle 8,30 alle 13.00
ModalitàPer accedere alla consultazione dei materiali dell'Archivio è necessario un documento di identità valido.
ResponsabilitàPadre Luigi Martignani

Condizioni di riproduzione

TempiDal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 13.00 e dalle 14,30 alle 17.00, il sabato dalle 8,30 alle 13.00
ModalitàIl materiale riprodotto è solo ed esclusivamente per proprio privato salvo richiesta formale.
ResponsabilitàPadre Luigi Martignani