San Gaspare Bertoni

 

Dati biografici

9 ottobre 1777: in Verona via Nicola Mazza nasceva Gaspare. adolescente "allegro e faceto", frequenta regolarmente le classi di "Grammatica" e di "Umanità" (le nostre scuole medie e superiori).

20 settembre 1800: Gaspare Bertoni veniva consacrato Sacerdote. per opera sua nasceva a Verona il primo Oratorio aperto ai giovani: buone letture, esortazioni spirituali, intrattenimento, avviamento alle "arti e mestieri"; don Gaspare non accettava fannulloni.

4 novembre 1816: don Gaspare entrava nei locali delle Stimate per dare vita alla sua Congregazione di preti.

1824: iniziava una sua vita segnata da sofferenza fisica e dolori, senza un lamento.

10 settembre 1843: don Gaspare celebra la sua ultima Messa; per i successivi 10 anni, non essendo più in grado di reggersi in piedi, deve rinunciare al conforto più caro.

Domenica 12 giugno 1853: dopo anni di sofferenza e malattia, alle tre del pomeriggio la campana maggiore delle Stimate annunciava la sua morte.

 

Impegno apostolico e culturale

Qualche anno dopo aver dato inizio alla sua Opera presso la chiesa delle Stimmate di San Francesco, sul colle nei pressi di piazza Cittadella, San Gaspare Bertoni s’impegnò nella costruzione del monumentale edificio-convento, culla della nascente famiglia religiosa dei Missionari Apostolici, popolarmente denominati preti delle Stimate.

Nel cuore del complesso edilizio, ideato da uno dei suoi preti, volle fossero destinate a biblioteca due belle sale, anche a livello architettonico emergenti.

Il Bertoni s’impegnò nell’ acquisto di quanto poté del patrimonio librario ancora in commercio, proveniente dai monasteri soppressi anni prima da Napoleone. Nella ricerca non si fermò a Verona: i volumi provenivano anche da Padova, Venezia, Parigi, ... 

Trattandosi di libri provenienti, almeno in parte, dalla soppressione di monasteri o case religiose era necessario una licenza della Santa Sede per acquistarli. Il Bertoni l’ottenne dal papa Gregorio XVI, che gli inviò il consenso e la benedizione anche per questa sua attività, volta a recuperare un patrimonio culturale, ma insieme a costituire una possibilità per il suo Istituto di Missionari Apostolici, dediti con impegno, per vocazione e missione, allo studio delle scienze sacre e profane.

Gli Stimmatini possono così disporre, nella Casa madre, di una notevole Biblioteca (attualmente costituita da oltre 60.000 volumi, in fase di catalogazione), che come nucleo primo ha questo prezioso fondo di libri antichi acquistati a suo tempo da San Gaspare Bertoni.

Gaspare Bertoni è stato proclamato santo dalla Chiesa, una santità che gli fu riconosciuta già dai suoi contemporanei, che lo dicevano santo, sì, ma anche dotto. Odescalchi, già cardinale e vicario del Papa a Roma, ne parlava dichiarando il Bertoni “uno dei più dotti, prudenti e virtuosi ecclesiastici che io abbia conosciuto”. Antonio Bresciani, gesuita, tra i fondatori della rivista «Civiltà Cattolica», assicura che “era voce comune in Verona che Don Gaspare fosse, oltre che profondo negli studi teologici, eziandio profondo conoscitore nelle lettere greche, latine e italiane”.

Per le sue doti di oratore il Bertoni, aveva ricevuto dalla Santa Sede il titolo di Missionario Apostolico; titolo onorifico, ma divenuto per lui un programma di vita. Era nota la sua competenza e sapienza in campo teologico e spirituale, consigliere consultato e ascoltato. A titolo di curiosità si può ricordare che era pure abilitato per l’insegnamento in prima e seconda Umanità (il nostro liceo), oltre che per la Religione. Fu preside alle Stimate (il primo preside santo?) nella scuola che rilevò e portò avanti, ricevendo in dono l’edificio e la chiesa delle Stimmate.

L’eredità del Bertoni, che gli Stimmatini sono chiamati a conservare e gestire, è un motivo d’onore e di responsabilità grande. Per questo è stata costituita l’Associazione “Centro Culturale San Gaspare Bertoni”. Attingendo allo spirito di San Gaspare ed ai suoi valori cristiani ed educativi, s’impegna nell’informazione, formazione, ricerca, recupero, catalogazione e conservazione e di questo patrimonio.